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lunedì 17 settembre 2012

ALLE PROSSIME ELEZIONI COMUNALI SCEGLIERE LA PERSONA GIUSTA

Poiché le prossime elezioni comunali si avvicinano a passo veloce, tutti i Partiti e le previste numerose liste civiche si stanno preparando per scegliere i propri candidati. La competizione più agguerrita è naturalmente quella sul nome del candidato Sindaco. Mentre le liste civiche si formano per volontà e attorno ad una persona che parte già come unico candidato, i Partiti, se non raggiungono un accordo unanime su un personaggio di “chiara fama”, devono scegliere tra vari nominativi che sgomitano e scalpitano per ottenerne la candidatura. Per questi le primarie, anche se possono essere “inquinate” da elementi esterni disturbatori che ne altera il risultato, sono la formula che almeno apparentemente evita imbarazzanti scelte personali all’interno di ciascun Partito. Il problema quindi si pone non nella scelta finale del candidato ma nella selezione delle persone a questa prima fase “elettorale”. Ma quali sono i criteri di selezione di questi potenziali candidati? Ovviamente ciascuno è libero di farsi avanti e porre la propria candidatura, ma ritengo che almeno un minimo di autocritica sulle proprie capacità e di supporto di un consistente gruppo politico sia necessario. Più grande è il Partito più candidati sono in lizza come per esempio nel PDL e gruppi politici ad esso collegati di Nettuno. Per quanto riguarda invece il PD, ovviamente sempre a Nettuno, il Sindaco uscente punta alla ricandidatura senza passare per le primarie, ma un qualificato gruppo di iscritti, capeggiato da militanti femminili totalmente escluse dalla recente formazione di Giunta e non proprio soddisfatte della gestione Chiavetta, le reclama a gran voce. Comunque, tutti i Partiti e le stesse liste civiche, per riconquistare la fiducia dell’elettorato in questo periodo di totale sconforto e di avversità nei confronti delle istituzioni e di chi le rappresenta, devono essere molto attente nella scelta dei futuri amministratori. La classe politica tutta ha deluso trippo gli elettori che si sentono ingannati e non sanno più chi votare. Questo, soprattutto a Nettuno per le note vicende, a torto o a ragione, dello scioglimento del Consiglio Comunale che ha portato la nostra cittadina in uno stato di completo degrado e in mano a ben tre Commissari prefettizi che per ben tre anni non hanno saputo risolvere nessun grosso problema, come per esempio quello della riscossione dei tributi che amministratori “incauti” avevano dato in appalto e l’indecente stato della viabilità, leggi buche. I Commissari hanno saputo amministrare solo le loro laute indennità di carica! Insomma, dopo un periodo che mi sembra sia stato di mera transizione delle Giunte Chiavetta, è giunto il momento di fare per Nettuno delle scelte politiche di fondo per caratterizzare socialmente, economicamente e urbanisticamente questa nostra cittadina partendo dalle risorse naturali, ambientali e infrastrutturali di cui oggi ancora godiamo . È finito il tempo del tirare a campare e della politica fine a se stessa. La futura dirigenza politico-amministrativa non solo si deve rinnovare fisicamente, ma deve dare un’immagine completamente nuova di se stessa. Purtroppo, fare politica, seppure in campo locale, è stato considerato dai più un interesse esclusivamente personale. Inoltre, in questi ultimi anni abbiamo vissuto un vero e proprio sconvolgimento delle credenze e delle conseguenti posizioni politiche e ideologiche. Per ottenere incarichi “remunerativi” o favori vari abbiamo assistito ad un deplorevole mercimonio con facile cambio di casacca. Per ridare fiducia all’elettorato occorrono persone capaci e oneste. Ma quali sono le Giuste caratteristiche di un buon amministratore pubblico? Innanzitutto un candidato deve sapere che se viene eletto va ad amministrare qualcosa che è patrimonio di un’intera collettività e non sua personale. Deve essere pratico nel risolvere i problemi che quotidianamente gli si presentano e, soprattutto, deve essere lungimirante; deve saper programmare attraverso le regole del marketing sociale il futuro della propria città, prevedendo per tempo le esigenze che possono scaturire da una crescita economica, sociale e strutturale; non può non prevedere un assetto urbanistico equilibrato del territorio; deve avere il coraggio di non farsi influenzare dai piccoli e grandi gruppi privati. Il futuro Sindaco deve essere un vero leader che si sa circondare di persone capaci; non deve aver paura che queste offuscano la sua persona; deve invece saper trarre vantaggio dalla bravura di tutta la squadra. Il maggior difetto di colui che si sente un “politico” è quello di pretendere di essere un esperto in tutto. Questo è umanamente impossibile. Occorre invece molta umiltà e saper ascoltare i propri collaboratori scelti con criteri di professionalità e non di compromesso. Una cosa è certa, i buoni amministratori non si improvvisano. In ogni settore scegliere la persona giusta per un certo tipo di lavoro è la cosa più difficile, sia che si tratti di un’attività privata che pubblica. Per ciascun incarico occorrono abilità diverse che derivano dalla formazione e preparazione individuale, che a loro volta scaturiscono dalla scuola e dall’esperienza. Mentre un manager aziendale deve saper controllare la produzione e la vendita del prodotto per cui deve avere dei requisiti di professionalità molto elevati, sia tecnici, organizzativi che di marketing, per un manager pubblico la formazione deve essere molto più complessa, perché oltre a conoscere bene le regole amministrative deve avere un buon intuito che gli da la possibilità di cogliere le esigenze di un’intera popolazione. Insomma, oltre a saper ben amministrare, deve avere una sensibilità ed un tratto umano ben superiore al manager privato in quanto deve stare quotidianamente a contatto ed al servizio della popolazione. Insomma, amministrare la cosa pubblica, cioè la cosa di tutti, deve essere una vocazione. Un’ultima considerazione generale: oggi purtroppo, e a ragione, è talmente diffusa la sfiducia su tutta la classe politica che ha successo chi inveisce di più contro questa classe di vecchi politici che non sanno più uscire da quella palude conflittuale in cui si sono cacciati da vari anni.Votare oggi per un cittadino che crede nei valori etici e morali e che deve scegliere le persone giuste alla carica di Sindaco e della sua squadra è veramente un arduo compito.